Kit:La Magia Atlantidese/La Magia Classica

CAPITOLO SECONDO
Questo capitolo elenca alcune nuove magie, che vanno a incrementare il già vasto bagaglio del Mago.

GLI ALTRI CAPITOLI
«I Fondamenti della Magia»
«La Magia Classica»
«La Magia Runica»
«Gli Incantesimi Runici»
«La Magia Arcaica»
«Appendice - L'Alfabeto Runico»
«Appendice - Le Costellazioni»

LA MAGIA CLASSICA

Ben poco si può aggiungere, riguardo alla Magia classica, rispetto a quanto è noto a tutti i praticanti la Magia e a quanto è stato detto nel Capitolo precedente.

La Magia classica ha, apparentemente, limitate capacità evolutive e quindi risulta evidente la necessità di riuscire a controllare l'Energia Astrale in un'altra maniera, passando quindi alla Magia Runica.

D'altra parte la Magia classica, basata su formule orali, gestualità ed e altri rituali più o meno complessi, resta sempre la forma di Magia più praticata e di conseguenza è sempre possibile scoprire, magari in qualche vecchio libro, formule dimenticate e considerate perdute.

A questo proposito il Mago Alamantus, in un suo libretto dal poco fantasioso titolo «De Nova Magia: XXVI, XXVII, XXVIII», illustra come, nel suo vagare per Atlantide alla ricerca del magico sapere, abbia scoperto tre nuove formule: il Sonno Magico, la Telepatia e il Silenzio Magico, contraddistinte dai numeri XXVI, XXVII, e XXVIII.

Diversi sono stati i momenti e i luoghi in cui Alamantus sarebbe venuto in possesso dei rituali di questi incantesimi: il rituale per il Sonno Magico sarebbe stato da lui trovato su una vecchia pergamena nascosta tra le misere rovine, ormai coperte dalla vegetazione, di una vecchia torre situata nel profondo sud di Atlantide, dalle parti di Hot-Alem, mentre il rituale per il Silenzio Magico si sarebbe trovato nascosto tra le pagine di un vecchio libro di Magia, mezzo ammuffito e dal titolo illeggibile, scovato tra molti inutili libri di un rigattiere di Fasar.

Più curiosa è stata la maniera con cui lo stesso Mago avrebbe imparato la Telepatia: a sentir lui sarebbe successo dalle parti di Wallusa, e l'insegnante sarebbe stato un semplice cercatore d'oro, proveniente da una sperduta miniera sulla Spada di Bronzo. In effetti non pare chiaro come un semplice cercatore non solo conosca di magia, ma sia anche in grado di adoperarla!